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Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, inaugurato nell’ottobre del 2005, costituisce l’ampliamento di una piccola Area demaniale, detta “dei Massi di Cemmo”, esistente fin dal 1964.

Fortunati ritrovamenti archeologici avvenuti durante l’allestimento del Parco ne hanno arricchito la connotazione di luogo di culto con pietre incise: gli scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici a partire 2000, e tuttora in corso, hanno portato alla luce un santuario strutturato, fondato nell’età del Rame (III millennio a.C.) e perdurato, con soluzioni di continuità, nell’età del Ferro e in epoca romana, fino a che, tra tarda antichità e Alto Medioevo, fu disattivato ad opera dei Cristiani in quanto sede di cerimonie e culti pagani.

Il Parco è stato istituito con il fine di tutelare, conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio d'arte rupestre. Inoltre, come luogo della cultura, secondo la definizione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004 n.42, art. 101, c. 2, e: "parco archeologico", un ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all'aperto), è destinato alla pubblica fruizione ed espleta un servizio pubblico (art. 101, c. 3).

Il Parco è di proprietà statale ed è gestito dal 2018 dal Polo Museale della Lombardia, organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che a seguito del DPCM n. 169 del 2 dicembre 2019, è stato denominato Direzione regionale Musei della Lombardia.  

La realizzazione del nuovo sito internet pertinente al Parco è inserita nell'ambito di "MuseiD-Italia" con lo scopo di raccogliere in un unico importante progetto di valore strategico attività e realizzazioni già esistenti nel campo del sistema museale e valorizzare i risultati ponendoli in un contesto di più ampia costituzione di un “Sistema museale nazionale”. Il progetto prevede la digitalizzazione del patrimonio, la comunicazione sul web, l’e-commerce, la realizzazione di “Musei impossibili”, attraverso la ricomposizione, all’interno dello stesso ambiente virtuale, di opere (di uno stesso autore, di una corrente artistica, di una  determinata tipologia) situate realmente in diverse istituzioni e in differenti paesi.

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La mappa per raggiungere il Parco Archeologico.

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Progetto "MuseiD-Italia"

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dato avvio al progetto "MuseiD-Italia", finanziato nell’ambito del Piano e-gov 2012 del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie del Ministero per la pubblica amministrazione e innovazione, integrato con il Portale della Cultura italiana.

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