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Fondazione

L'area dei due massi di Cemmo, nella piccola valle di Pian delle Greppe (Capo di Ponte, BS), è strettamente legata alla scoperta dell'arte rupestre camuna. Risale infatti al 1909 la prima segnalazione dei massi da parte del giovane geografo Gualtiero Laeng ad una delle associazioni sorte in quegli anni per la tutela dei monumenti e del paesaggio. Fu solo però nel 1914 che una breve nota comparve sulla Guida su Piemonte, Lombardia, Canton Ticino del Touring Club Italiano.

Numerosi sono stati gli studiosi che da allora si sono occupati dei due massi. Alcune tappe della ricerca sono state fondamentali per cercare di ricostruire la storia e l'aspetto che doveva avere l'area: 

  • nel 1962 le indagini condotte da Emmanuel Anati, pur non avendo portato alla luce particolari resti archeologici, chiarirono che i massi furono incisi sul posto dopo il crollo dalla parete retrostante;
  • agli anni ’80 risale il rinvenimento delle stele denominate Cemmo 3 e Cemmo 4;
  • un nuovo, piccolo, frammento (Cemmo 5) fu recuperato nel corso di un intervento nel 1995. 

cemmo stele 5

 

 

 

 

 

Il piccolo frammento di stele "Cemmo 5"

 

Nel 2000, durante i lavori di sistemazione e valorizzazione dell’area per la creazione del Parco Archeologico, un carotaggio manuale per il prelievo di campioni per lo studio paleoambientale del sito ha provocato la fortunata scoperta di cinque nuove stele (le “Cemmo 6-10”), che i Cristiani, disattivando il luogo di culto pagano, deposero in una fossa, rinvenuta appena sotto il livello agrario, a 40/50 cm di profondità.

cemmo buca con la stele 9Da tale scoperta ha preso avvio uno scavo in estensione su oltre 600 mq: è stato così portato alla luce un santuario megalitico, costituito da un imponente recinto murario semicircolare che chiude l’area dei Massi, connotata da numerose altre stele istoriate, alcune integre, altre frammentarie, quasi tutte rinvenute in giacitura secondaria, oltre ad un frammento di bassorilievo di età romana.

Il Parco, istituito nel 2005, si sviluppa intorno ai due famosi Massi; tutte le stele saranno esposte nel costituendo Museo Archeologico Nazionale della Preistoria, nel centro storico di Capo di Ponte.